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Dizion. 4° Ed. .
SFUMARE, e SFUMMARE
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SFUMARE, e SFUMMARE.
Definiz: | Esalare, Mandar fuori il fumo, il vapore, o altra cosa simile; e si usa in signific. att. e neutr. Lat.
vaporare, evaporare. Gr. ἀτμίζειν. |
Esempio: | Cr. 4. 10. 3. S'egli non sarà poco, e sì maturo, e vecchio, che ogni calore del
letame sia esalato, cioè sfumato. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 1. 25. Per gentilezza si trae qualche rutto, E sfuma un poco il vin
per la visiera. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 263. Quell'alito ancora di finissimo spirito, che sfuma nel
tagliar la buccia d'un cedrato acerbo ec. non penetra a dare odore all'acqua, che in vasetto di sfoglia sottilissima
di cristallo ermeticamente sia chiusa. |
Definiz: | §. I. Per metaf. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 2. 7. Là cavalieri maneggiar cavalli, Sfumare, far le smorfie.
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Esempio: | Bern. rim. 1. 41. Farò versi di voi, che sfummeranno. |
Esempio: | Car. lett. 2. 147. Fin che sfumi la memoria di questo vostro accidente
(cioè: svanisca) |
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